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Il tema di Cesare Bruno è uno solo, le sedie. Discorso apparentemente monotono, giocato da questo fantasioso artista in modo mai ripetitivo e compositivamente sapiente. Sono veramente sedie queste di Bruno? Non credo, come non lo sono quelle della commedia di Ionesco. A volte, si risolvono in composizioni geometriche astratte, altre in simboli differenti che spaziano come croci pullulanti e figure anonime seriali. Metafisicità, in una elegante vivacità cromatica, dove ironicamente Bruno ammicca. Sedie su cui si potrebbero sedere principi e cardinali, ma l'artista le ha costruite appositamente scomode.
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